5 citazioni per comprendere il comunitarismo

Proponiamo alcune citazioni di autori il cui lavoro, se integrato, può arrivare a disegnare le tracce di un filone comunitarista, che metta al centro il valore delle comunità in relazione all'individuo. Il comunitarismo è una corrente di pensiero che attraversa la filosofia politica e sociale, toccando anche la psicologia; sottolinea l'importanza delle comunità nel dare forma ai valori, identità e comportamenti delle persone, ricordando come questi si incastonino in un contesto storico e culturale. 




La prima citazione è regalata da Luisa Passerini. Storica, antropologa, si è occupata di come le trasformazioni sociali e culturali hanno attraversato l'Occidente, sedimentando nella memoria collettiva e nella cultura di diversi gruppi sociali. In particolare, ha indagato il modo in cui le donne e le minoranze ricostruiscono il senso delle proprie storie a partire dall'oralità, nella tensione tra permanenza e mutamento; l'appartenenza a una comunità diviene un modo per adattarsi con più sicurezza ai cambiamenti storici. 

"L'identità è una relazione tra il soggetto e la sua storia, la sua cultura, la sua lingua, la sua comunità. [...] Le identità non sono immutabili, ma neppure completamente fluide e cambianti, sono invece in una condizione di tensione tra permanenza e mutamento." 

Luisa Passerini, Autoritratto di gruppo

La seconda citazione è di Ifeoma Amadiume, antropologa di origine africana, che si occupa della questione del potere nelle comunità africane. In particolare, porta in luce l'organizzazione matriarcale e matrilineare di alcune culture africane, ponendola come alternativa al patriarcato dominante nella rappresentazione comune del potere. Inoltre, sottolinea l'eterogeneità delle culture africane, tale per cui non sarebbe sensato parlare di una sola e omogenea Africa.

"È solo attraverso l'azione solidale che la giustizia sociale può diventare una realtà. La giustizia sociale non può essere imposta dall'alto; deve essere costruita dalle comunità che lottano per essa." 

Ifeoma Amadiume, Re-inventing Africa: Matriarchy, Religion and Culture



Una terza citazione è di Donatella Di Cesare, filosofa che si è spesa in senso critico nei confronti dell'idea di comunità come entità omogenea e chiusa; sostiene invece l'importanza di una comunità aperta e dinamica, plurale e diversificata. Identifica nella democrazia una forma di governo, ma anche uno strumento per per costruire una società inclusiva e solidale. 

"È soltanto quando si è in grado di riconoscere le differenze e di accogliere l'altro nella sua alterità, che si può cominciare a parlare di comunità. Una comunità che si costruisce come una relazione aperta, e non come una chiusura nei confronti dell'altro". 

Donatella Di Cesare - Contro il comunitarismo



Una quarta citazione arriva da Charles Margrave Taylor, filosofo canadese, manifestamente cattolico, che, rielaborando i contributi di fenomenologia, ermeneutica e teoria critica, propone una visione dell'essere umano come creatura sociale e culturale. Tra i concetti fondativi del suo pensiero, quello di circolo ermeneutico, che esplicita la difficoltà intrinseca nello sviluppo di teorie universali e obiettive del comportamento umano e della società, ponendo invece l'accento sui significati delle azioni. 

"Tutti noi dobbiamo prendere decisioni morali e spirituali su come condurre la nostra vita, e queste decisioni sono fortemente modellate dalle comunità in cui ci troviamo". 

Charles Taylor, L'etica dell'autenticità


Alasdair MacIntyre regala l'ultima citazione. Filosofo morale e teologo scozzese, si contrappone ai modelli introdotti dall'utilitarismo e dal contrattualismo, che mettono in risalto gli aspetti individualistici ed egoistici dell'agire umano a discapito dei legami comunitari. In particolare, l'autore sostiene che le virtù morali possano essere acquisite solo partecipando alla vita della comunità, imparando credenze, abitudini e sviluppando valori condivisi. 

"Una comunità non è qualcosa a cui si "appartiene"; è piuttosto qualcosa che appartiene a uno, che si sperimenta come parte della trama della propria vita". 

Alasdair MacIntyre, Dopo la virtù

In sintesi, è possibile rintracciare il senso del comunitarismo a partire da un intreccio di pensieri che tengono insieme le riflessioni sulla filosofia morale di stampo cristiano, il femminismo africano, la filosofia politica laica; alcuni comunitaristi sostengono la necessità di proteggere le culture minoritarie e la diversità culturale, mentre altri mettono in primo piano la costruzione di un senso di appartenenza e identità collettiva all'interno delle comunità. 

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